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Complimenti al ragazzo che ci ha fatto da guida storico artistica nella visita descrivendoci con passione il ciclo di affreschi del Bordone e le altre opere.
La chiesa merita una visita attenta, Paris Bordone è un pittore che sta tornando nell' interesse degli studiosi. Bello anche l'altare scolpito, opera di gusto tedesco e non frequente in area veneta.
Nell' adiacente Confraternita dei Battuti c'è un pregevole altare ligneo di uno scultore locale e gli affreschi del Frigimelica.
Grazie ai restauri e all' opera dei volontari possiamo ammirare queste meraviglie anche nelle chiesette di montagna.Tra le cime poco note, ma non meno belle, della Valle del Biois merita sicuramente una citazione il Monte Pianezza, che, malgrado la quota non elevatissima (2.320 metri), grazie alla felice posizione offre una vista panoramica davvero molto interessante per bellezza ed estensione su valli e gruppi dolomitici quali Cime d’Auta, Pelmo, Civetta-Moiazza, Pale di San Lucano, Agnèr, Pale di San Martino, con una spettacolare prospettiva sulla poderosa parete sud della Marmolada.
L'itinerario parte appena sopra Vallada Agordina, in località Vivaio Piccolet (1.275 m), dove si parcheggia. Quindi ci s'incammina per il sentiero CAI 684, inizialmente comodo e con pendenza moderata, poi con salita ripida e costante fino ad arrivare prima alla Baita Pianezza (1.655 m), poi alla Forcella Pianezze (2.044 m). Di qui si prende a sinistra risalendo liberamente il pendio erboso privo di indicazioni fino a guadagnare facilmente la cima.
Complessivamente l'escursione, pur non risultando particolarmente difficile, richiede notevole esperienza e altrettanta forma fisica, sia per le caratteristiche del territorio, sia per la segnaletica non sempre presente, sia infine per il marcato dislivello di circa 1.050 metri in salita. Occorre comunque informarsi bene preventivamente sul percorso e lo stato dei sentieri, oltre naturalmente a indossare un abbigliamento adeguato e buone calzature da montagna.Da non confondere col Sass de la Palaza, situato più a ovest in Valfredda e presente anch'esso in TripAdvisor, la quasi omonima Punta Palazza è la più occidentale delle Cime di Pezza e, malgrado la quota relativamente modesta (2.160 m), offre un magnifico panorama, molto simile a quello che si gode dal vicino e più alto Monte Pianezza (v. recensione), col quale peraltro condivide buona parte del percorso. Si parte infatti da Vallada Agordina, in località Vivaio Piccolet (1.275 m), dove si parcheggia avviandosi subito sul sentiero CAI 684, comodo e con pendenza moderata nel tratto iniziale, ma ben presto in salita ripida e costante fino ad arrivare alla Baita Pianezza (1.655 m). Di qui si prosegue in direzione della Forcella Pianezze, senza però raggiungerla ma svoltando invece a destra sull'Alta Via dei Pastori per Forcella delle Fontane e Punta Palazza e infine, di nuovo a destra, salendo liberamente per tracce su prato e un ghiaione fino alla sommità.
L'escursione non presenta particolari difficoltà, tuttavia richiede un po' d'esperienza e ottima forma fisica, soprattutto per il marcato dislivello di circa 900 metri in salita. Occorre inoltre informarsi bene preventivamente sul percorso e lo stato dei sentieri e, naturalmente, indossare un abbigliamento adeguato e buone calzature da montagna.
Tra le montagne che delimitano la bellissima Valle del Biois le Cime di Pezza occupano un posto di tutto rispetto, senza dubbio più lusinghiero di quanto si possa dedurre dalla sua scarsa fama. In realtà c'è anche il versante opposto che s'affaccia sulla Val Pettorina, ma noi le conosciamo soprattutto da quest'altra parte. Si tratta di cime aspre e senza alcun impianto che ne faciliti la salita, dunque ancora naturali e selvagge, e forse anche per questo meno note e frequentate. Meritano invece ampia considerazione e di essere inserite tra le mete da programmare.
