Il museo della pesca di Santa Croce contiene tutti i modellini delle imbarcazioni tipiche usate dai pescatori sloveni dai primi secoli dopo Cristo. Essi infatti hanno sempre abitato queste terre, le hanno lavorate a pastini/ togliendo le pietre, hanno studiato le tecniche migliori di pesca, basti pensare che ogni tipo di pesce abbisognava di una certa rete.
La pesca del tonno veniva svolta da nove pescatori: tre erano le vedette sulle rupi carsiche e sei nella Tonera/ la tipica imbarcazione studiata nello squero/di Amerigo Apollonio di Pirano.
Il movimento dell'imbarcazione veniva guidato con grida dall'alto, così veniva disegnato dalla rete sul mare un angolo retto, nel quale si incagliavano i tonni.
Tutta la comunità partecipava alla pesca, in un tripudio festoso che si concludeva con il rito della spartizione.
Il museo è da visitare !!, è una grande opportunità per conoscere l'intelligenza dei pescatori sloveni e delle loro donne.
Sia chiaro che gli sloveni erano anche grandi scrittori e umanisti, purtroppo ancora a Trieste non vengono studiati nelle scuole.